lunedì 31 ottobre 2011

Un pensiero per chi non c'è più

Dalle nostre parti (per chi mi legge da oltreoceano) Halloween con i suoi colori e tradizioni è arrivata solo negli ultimi anni. 
Ricordo che quando ero piccola non esisteva. Si celebravano Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti, si andava al cimitero a portare i fiori e le candele in memoria dei nostri cari. In panetteria, e solo in quel periodo, si trovavano i Dolci dei morti.
Era la prima vacanza da scuola, dopo quella estiva, e precedeva quella di Natale e fine anno.
Ora questa festa importata si affianca alla tradizione religiosa, apparentemente senza infastidirsi a vicenda, salvo forse per chi ha da poco perso qualcuno di caro, che voglia di divertirsi a Halloween proprio non ne avrà.

 Le prime immagini sono di circa 15 anni fa, scansionate da stampe da pellicola.

Londra, Highgate Cemetery 






Ticino, S.Bernardo - Monte Carasso




venerdì 28 ottobre 2011

Cavoletti di Bruxelles gratinati con penne e speck

Ho visto degli allettanti cavoletti di Bruxelles e li ho comperati prima ancora di decidere come cucinarli. 
Volevo qualcosa di sano (verdure).. ma nel contempo 
goloso (carboidrati e grassi).. 
ed infine ecco il compromesso:






Per 2 persone:
100 gr. penne rigate
500 gr. cavoletti di Bruxelles
50 gr. pancetta affumicata a dadini
50 gr. parmigiano grattugiato
1 scalogno
sale
pepe

250 ml latte intero
20 gr. burro
15 gr. farina
sale
pepe
noce moscata


Preparazione:

Pulire i cavoletti di Bruxelles, togliendo le foglie esterne e incidendo una x sul fondo per migliorarne la cottura.
Buttarli nell'acqua salata bollente e cuocere 10 minuti. Scolare immediatamente e lasciar intiepidire. 
Cuocere la pasta al dente, scolare e mettere da parte.

Soffriggere la pancetta e lo scalogno tritato e mescolarne la metà alle penne e i cavoletti.

Besciamella
Sciogliere il burro in un pentolino, togliere dal fuoco e aggiungere la farina amalgamando bene. Lasciare raffreddare un attimo. Aggiungere il latte caldo a poco a poco rimestando con una frusta. È molto importante che il burro e la farina siano freddi e il latte caldo, si eviterà di formare dei grumi nella besciamella. Mettere un pizzico di sale, pepe e la noce moscata. Rimettere sul fuoco e portare ad ebollizione mescolando e facendo molta attenzione che la massa non si attacchi sul fondo del pentolino.

Lasciar intiepidire.

In una pirofila rivestita di carta da forno (o imburrata) disporre la pasta e i cavoletti conditi con la pancetta e lo scalogno. Ricoprire con la besciamella e cospargere di parmigiano.

Infornare coperto con un foglio di alluminio per circa 15 minuti a 200 gradi. Togliere il foglio e gratinare finché sarà dorato. Fotografare e servire :-)


Suggerimenti:
Si possono preparare gli ingredienti in anticipo e mettere il gratin in forno al momento desiderato.
In tal caso, aumentare il tempo nel forno.

sabato 22 ottobre 2011

Côtes de veau au Noilly Prat e la perfezione del Cavolo Romanesco

Costolette di vitello al vermouth francese.
Cucinate con il mio quasi onnipresente Noilly Prat.
Il cavolo romanesco mi ha sempre attratto per la perfezione delle sue geometrie, e non vedevo l'ora di immortalarlo
con una ricetta che lo mettesse in valore.



Per 2 persone:

2 belle costolette di vitello con l'osso,
da ca 200 gr. l'una
15 gr. di burro
5 cl di Noilly Prat
10 cl di crème fraiche 
(panna acidulata semigrassa)
Sale
Pepe bianco
1 cavolo romanesco





Preparazione:
Togliere dal frigorifero le costolette una mezz'ora prima di cucinarle così questa carne tenera avrà modo di sprigionare al meglio i suoi sapori.
In una padella larga, cuocere le costolette nel burro
caldo per circa 10-15 minuti girandole spesso.
Nel frattempo cuocere al vapore il cavolo romanesco pulito e tagliato a pezzetti.
Togliere le costolette dalla padella e mantenerle in caldo nel forno a 75-100 gradi C.
Deglassare la pentola con il Noilly Prat, aggiungere la panna, cuocere fino a riduzione della metà e insaporire.
Porre sul piatto le costolette, il cavolo ormai pronto
e decorare con la salsina.
Servire immediatamente.



Suggerimenti:
Invece del cavolo romanesco, utilizzare degli asparagi verdi.
Mentre la carne è in attesa nel forno, rilascerà del sugo. Aggiungerlo alla salsina già pronta e mescolare brevemente.


venerdì 21 ottobre 2011

Champignons fourrès au fromage

Champignons ripieni al formaggio,
una ricetta dalla Francia.
Per quando si ha voglia di funghi !!!



Per 8 pezzi:

8 champignons grandi
(i miei erano circa 5-6 cm)
1 cucchiaino olio d'oliva
1 spicchio d'aglio
100 gr. St. Moret (Philadelphia)
35 gr. parmigiano grattugiato
un pizzico di paprica dolce
un pizzico di pepe nero
un pizzico di pepe di cayenna



Preparazione:

Pulire i funghi, staccare con delicatezza i gambi e tritarli.
A fuoco medio far rinvenire l'aglio e il trito di funghi fino a che la loro acqua sarà  evaporata.
Lasciar raffreddare.
Aggiungervi il formaggio lasciato ammorbidire, il parmigiano, le spezie. Questo composto dovrebbe risultare piuttosto spesso.
Con l'aiuto di un cucchiaino riempire le cappelle dei funghi e disporle su una teglia da forno.
Cuocere a 180 C per circa 20 minuti o finché gli champignons iniziano a "sudare" la loro acqua.


Suggerimenti:

Prima di servirli far assorbire la loro acqua su 
della carta da cucina.
Noi abbiamo mangiati caldi ma saranno buoni anche freddi.
Con queste dosi di pepe risultano piuttosto piccanti, eventualmente diminuire le quantità.
Non ho aggiunto sale, in quanto il parmigiano è già saporito.

mercoledì 19 ottobre 2011

Rosa d'autunno

Con questo post voglio ringraziare tutti voi.
Senza di voi non avrei raggiunto le 3000 visioni al mio blog.
Il vostro incoraggiamento, sostegno, i vostri commenti e le vostre visite hanno contribuito a far sì che una semplice idea
diventasse in pochi mesi qualcosa di concreto che mi sta dando tanta soddisfazione.
Grazie di cuore!





lunedì 17 ottobre 2011

Minestrone all'orzo perlato

La versione di casa mia:



Ingredienti:
1 verza
2 carote grandi
1 gambo di sedano
3 porri medi
400 gr pomodori pelati tritati
1 cipolla
2 spicchi aglio
olio d'oliva
2,5 litri brodo (io dado bio)
2 chiodi di garofano
pepe
pepe di cajenna
100 gr orzo perlato

Preparazione:
Far appassire cipolla tritata e aglio nell'olio.
Aggiungere il brodo, le verdure e l'orzo perlato.
Cuocere per 1h15 circa.



Suggerimenti:
Aggiungere un osso con il midollo.
Mia mamma lo insaporiva con il concentrato di pomodoro al posto dei pelati e lo serviva riscaldandoci della trippa.


giovedì 13 ottobre 2011

Castelgrande - Bellinzona

I castelli di Bellinzona sono stati
dichiarati nel 2000 patrimonio dell'umanità
dall'UNESCO.

Alcune immagini di Castelgrande
(cliccate sulle foto per ingrandirle):






mercoledì 12 ottobre 2011

Saucisson Vaudois su patate e porri

 Questa è una ricetta dalla Svizzera, eseguita con il tipico Saucisson Vaudois, proveniente dal canton Vaud 
(zona Lausanna, Neuchâtel).
Quando si oltrepassano le Alpi, la cucina cambia, passando dall'influenza mediterranea del Ticino, ad una più nordica del Nord delle Alpi (Svizzera francese e tedesca).
Se avete occasione di passare dalle nostra parti, non lasciatevi scappare questa saporita specialità affumicata.
Per chi mi legge dall'Italia, si potrebbe provare a proporla con una luganiga o salsiccia simile.





Per 2 persone:
1/2 kg patate resistenti alla cottura
350 gr di porri
50 gr cipolla tritata
1/2 cucchiaio di carvi  (semi di cumino)
1 cucchiaio olio di colza
2 dl brodo (io ho usato Fine Food fond de veau)
sale 
pepe
1 saucisson Vaudois da ca 300 gr
1/2 dl panna semigrassa



Preparazione:

Tagliare le patate a cubetti.
Dimezzare i porri per il lungo e tagliarli a pezzetti.
Far appassire la cipolla tritata nell'olio di colza con il carvi.
Unire le patate e i porri, bagnare con il brodo e portare ad ebollizione. Condire con sale e pepe.
Cuocere a fuoco medio circa 30 minuti.

In una pentola a parte, riscaldare l'acqua a circa 80-90 gradi.
Cuocervi il saucisson circa 50 minuti a seconda  della grandezza. Non deve bollire altrimenti scoppierebbe.

Estrarre il saucisson, lasciare riposare un paio di minuti, e con uno stuzzicadenti pungerlo per far uscire il grasso (attenzione poichè "spruzza" ovunque).

Incorporare la panna alle verdure, regolare di sale.
Tagliare il saucisson a fette e servirlo sul letto di patate e porri.


Suggerimenti:
La ricetta originale prevede l'uso di panna intera.
La ricetta originale, propone di cuocere il saucisson adagiato sulle patate e tagliarvelo direttamente (in questo modo la ricetta sarà più semplice ma ricca di grassi).




Ricetta tratta da saison.ch

domenica 9 ottobre 2011

Details of a Wedding - Food and Table

Altre immagini di questa romantica giornata,
dedicate ai piaceri del palato e
della vista...

Continua da qui

















                            




















La vera treccia di pane svizzera fatta dalla suocera :-)






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