venerdì 5 febbraio 2021

Un bengala nella notte. Chernobyl: l'amicizia eterna, la fine di un sogno.

 



Cari amici blogger,
in quanti siete ancora a leggermi qui?

Dopo anni senza pubblicare post, torno per segnalarvi questo libro che ho terminato di leggere e mi ha coinvolta. 

 Mi ero interessata negli scorsi anni alla storia di Chernobyl, ancor prima che divenisse popolare grazie alla serie TV. 

Valeria Martucci,  ora vive e lavora a Londra.
Ha iniziato a scrivere il suo libro anni fa, quando con diverse ricerche aveva sentito un grande legame con i protagonisti, che aveva approfondito. 
E dopo il suo primo viaggio nella Zona, un anno fa, con Francesca Gorzanelli, ha ripercorso i passi di Leonid Toptunov, (lui che per ordini superiori ha dovuto premere il pulsante scatenante la tragica storia), e di altre persone. Ciò le ha permesso di mettere assieme "i pezzi del puzzle", che le mancavano per completare e poter pubblicare il suo libro.
Sotto quest'ultimo link potete leggere la mia recensione.


Avevo letto "Preghiera per Chernobyl" di Svetlana Aleksjevic e "Confessioni di un Reporter" di Igor Kostin, visto diversi documentari in varie lingue, attivando i sottotitoli. Seguo da anni 
 Diario di un viaggio a Chernobyl - Francesca Gorzanelli
Francesca ha fatto innumerevoli viaggi nella zona di alienazione, è in contatto con chi ancora ci vive o loro parenti. Ha reso da anni un immenso contributo con testi ed immagini, nel diffondere la realtà di Chernobyl, Pripyat, le zone adiacenti ora, dai quali traspaiono i suoi legami a quei luoghi. 
Stava aiutando i Samosely rimasti, facendo loro avere medicine, alimenti e beni di prima necessità, grazie a donazioni private, prima dei lockdown. 

In questo periodo dove tutto o quasi è virtuale, vi accludo uno dei video di Francesca: la presentazione del libro di Valeria. 
Francesca aveva altre presentazioni in programma lo scorso anno, annullati. 
Ha organizzato degli streaming video, al posto dei live. Li trovate sulla sua pagina. 

La presentazione di "Un Bengala Nella Notte"


Grazie!











martedì 24 febbraio 2015

CD - Verde Lauro - Son animali al mondo

"Perché cantando il suol si disacerba"


"Fabrizio Sassi con i Verde Lauro, ha lanciato il suo primo CD. 
La musica è un genere Metal,
 abbinato alle loro voci in chiave melodica. 
I testi sono tratti dall'opera "Il Canzoniere" del celebre Poeta Francesco Petrarca.
E' uno stile particolare che personalmente mi ha coinvolto da subito. 
Mi porta con la fantasia in luoghi d'altri tempi. 
Una musica, una voce, che ispirano.
Le illustrazioni lasciano indovinare
come possano i suoni contenuti passare dal hard al dolce... 
lasciatevi sorprendere.


Potete ascoltarne un'anteprima qui, e sulla loro pagina dove troverete tutte le informazioni 
sui Verde Lauro e il link se foste interessati ad ordinare il CD.

Click sulle immagini per ingrandirle.








Altre immagini con Fabrizio Sassi
in due miei post precedenti:

qui e qui

Grazie per l'attenzione,
Dany



giovedì 20 marzo 2014

Salvataggio anfibi - Origlio

Mi sono ritrovata al Lago di Origlio, per
 una visione notturna emozionante, divertente e unica!
Qui, dove di giorno le persone passeggiano tranquillamente,
 i rospi in amore sono di notte i padroni inconfutabili della zona!!!

Nel Canton Ticino, vi sono molte zone in cui queste specie protette 
sono messe a rischio ogni giorno, in questo periodo.
Se siete interessati, dopo aver visto le fotografie, seguite i link, 
per avere più informazioni.
Ne vale la pena e se deciderete di unirvi ai volontari, 
anche se solo per una volta,
 sarà un'esperienza indimenticabile, muniti di torce, stivali,
e facendo attenzione a dove posate i piedi!


click sulle immagini per ingrandirle


Il team della sera, molto affiatato





Sabato 18 marzo 2014 ho trascorso una serata speciale:
ho seguito i volontari del gruppo

Salvataggio anfibi Origlio - Gruppo Facebook con lista turni

Contatto email: crivalerospi@gmail.com

Essi, assieme ad altri gruppi in Ticino, occupano il loro tempo volontariamente,
 al salvataggio e la prevenzione degli incidenti dovuti all'urbanizzazione,
per i nostri piccoli anfibi protetti: 
rospi, tritoni, rane.
Non appena le temperature primaverili salgono, 
i nostri amici anfibi
lasciano i boschi e i loro giacigli invernali e scendono,
 anche per diversi km di distanza e 
percorrono oltre 100 mt di 
dislivello, per raggiungere stagni, laghi, e potersi riprodurre.
Essi devono trovare il modo di aggirare gli ostacoli che l'uomo ha costruito:
strade, viali, palazzi.. 
Questo mette la loro vita in grande pericolo.
I volontari hanno costruito delle barriere, 
che controllano ogni sera per aiutare manualmente
gli animali a raggiungere il luogo dove deporre le uova.


 Questi animali sono nella lista rossa degli esseri
viventi minacciati.

Accoppiamenti:
I maschi sono molto più piccoli delle femmine.
La femmina deve produrre più uova possibili, ed è molto
più grande del maschio.
Il maschio non appena trova una femmina 
le sale sul dorso (ne approfitta tra l'altro per farsi trasportare).
Questo può diventare un problema per le femmine,
che con 4 e oltre maschi sul dorso, una volta giunte al laghetto, rischiano di affogare!








Il rospo fa dei "versi" unici, il loro richiamo, che tocca il cuore.

Questo il "raccolto" di una delle volontarie: tutti maschi, trovati dietro le 
barriere create appositamente.


Rospi maschi in amore,  in soprannumero,cge aspettano  che le femmine 
scendano dal bosco per poterle "coprire" 


.. a volte, visto l'istinto primordiale, si confondono, 
ad esempio con gli avambracci delle volontarie, 
destinatarie di tali effusioni amorose, non poco stupite, molto emozionate: 

purtroppo qui non ho registrato le reazioni sonore, erano molto divertenti e le
lascio alla vostra immaginazione..
..



oppure con panini caduti nel laghetto..
dalla serie, chi si accontenta..



Loro, gli Anfibi, vivevano qui, centinaia di migliaia di anni prima di noi.
Noi abbiamo invaso il LORO territorio. 
Sta a noi contribuire, ogni singolo in quel che può, anche solo alla condivisione,
a salvaguardare la loro sopravvivenza.


Rallentare, quando vediamo dei cartelli
segnalandone la migrazione,
andare a 20 all'ora, cercare di capire se non si tratti di una
foglia secca, e se hanno bisogno ad aiutarli ad attraversare nella direzione
che stanno seguendo, potrebbe salvare loro la vita.


Per evitare
QUESTO
Un rospo schiacciato da un'auto pochi istanti prima della fotografia, 
stava solo seguendo il suo istinto di andare a riprodursi..



. . una sorte simile, dopo diversi giorni.


Spero, nel mio piccolo, di avere lanciato il messaggio.
I volontari, i gruppi sono a vostra disposizione
se volete dare una mano

GRAZIE di cuore!





PS
Se siete stati diligenti e avete seguito i link, 
ascoltato tutte le info sui nostri "rospini" nostrani
scientificamente chiamati Bufo Bufo,
guardato almeno un paio di volte le fotografie, 
vi meritate allora la soundtrack
che per motivi di attenzione 
 non ho posto all'inizio del post ;-)













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