Nüsslisalat - Insalata di formentino

Un'insalata autunnale, che ho imparato da una collega della Svizzera interna alcuni anni fa. La ricetta originale non prevedeva i fichi che ho aggiunto per renderla di "stagione".

Non sono sicura di come si chiami il "formentino" in Italia; 

forse valerianella?

Formentino

Noci

Uova sode

Fichi

Aceto balsamico 1 cucchiaio

Olio di girasole 1 cucchiaio

Maionese 1 cucchiaio

Sale e pepe (io ho usato Aromat, un condimento in polvere che si trova nei nostri negozi)

Condire l'insalata all'ultimo momento con la salsina preparata e decorare con i fichi sbucciati, le noci e le uova sode. L'ho apprezzata anche con le noci di pecan e della mozzarella di bufala.

Post scriptum:
Formentino nel dialetto ticinese si dice formentin. 
In tedesco si chiama anche "Feldsalat", ossia insalata dei campi. 
Infatti una volta cresceva spontaneo nei campi di mais (formenton) o di cereali. Allora, le foglie erano molto più lunghe delle varietà che coltiviamo oggi, il colore un poco più sul verde chiaro, ma si trattava della stessa pianta.
L'origine del nome potrebbe quindi essere una derivazione comparativa fra formenton (mais in dialetto) e appunto formentin. 

Poladroid

Con queste immagini ho utilizzato il programma gratuito Poladroid (in English), che aggiunge alle nostre foto l'effetto dell'istantanea Polaroid. La sorpresa è il modo in cui le "sviluppa". Unico neo - pare utilizzi parecchia memoria RAM del pc e potrebbe rallentare altre applicazioni.

E' semplice da usare, si possono salvare le foto sul pc ed usarle in seguito. 

Un altro programma simile ma di cui non conosco le caratteristiche, è Instagram. 

Simpatici incontri

Dalle nostre parti è difficile incontrare caprioli o cervi in libertà e fotografarli senza che fuggano. 

Questi erano purtroppo in un grande recinto, in una  sonnolenta e nebbiosa mattina. 

Grazie al guinzaglio, il posto basta per entrambi! 

Eichberg Argovia - Sculture di Freddy Air Röthlisberger

Queste sculture di bronzo si trovano 

davanti a un hotel. Da notare, come nel giro di poche ore, 

lo stesso soggetto ripreso dapprima alla luce del sole, 

possa poi

cambiare totalmente l'impressione che da, in una mattinata di nebbia.

Gratin di patate e pomodori

Ringrazio Fausta per questa gustosa ricetta mediterranea. 

Ho utilizzato:

400 gr di patate (ho usato quelle resistenti alla cottura)

1 pomodoro ramato 

2 scalogni

Olive nere a piacimento

Pasta di acciughe

Prezzemolo tritato

Olio extravergine d'oliva

2 cucchiai di parmigiano grattugiato

2 cucchiai di pangrattato

origano

sale

Ho tagliato a fettine sottili le patate, messe a bagno una decina di minuti in acqua salata e poi asciugate.

Una volta foderata di carta da forno la pirofila, ho fatto un primo strato con le patate, pomodoro a pezzetti, cipolla tagliata finemente, olive, delle punte di pasta d'acciughe, il prezzemolo, l'origano, il pane grattugiato e il parmigiano. 

Nello stesso modo il secondo strato. 

Ho aggiunto un filo d'olio d'oliva e messo in forno a 160 gradi dapprima, alzando la temperatura poi per fargli fare la doratura.

La cottura con questo tipo di patate e il mio forno è durata circa un'ora e mezza. 

Con delle patate novelle dovrebbero bastare 40-45 minuti.

Il castello di Seengen - Argovia

Non era la nostra destinazione, l'abbiamo avvistato passando e purtroppo l'accesso all'interno era chiuso in quel momento. Non ci ha impedito di ammirare dall'esterno questo castello sull'acqua con mulino accanto.

Man at work at sunset

Con questa immagine partecipo al fotocontest 

"Albe e Tramonti"  del forum di Marco Crupi. 

Per i lettori: ho cercato volutamente un titolo "serio", per uno semiserio lascio lavorare la vostra fantasia ;-)

PS: purtroppo l'albero ha dovuto essere tagliato in quanto malato

Regione del Piora - varie

Con questo post termino per il momento la serie sulla Regione del Piora.
In montagna, dicevano i nostri genitori, viene sempre più fame.. eccome se avevano ragione! 
Oggi non poteva mancare il tipico spezzatino con la polenta cotta sul camino, e il gustoso formaggio dell'alpe! Il tutto "annaffiato" da una gassosa al mandarino!

Regione del Piora - La fugace bellezza della natura

Nella natura, alcune cose sono statiche, quasi indelebili, come ho provato a descrivere nel post I segni del tempo, mentre altre sono fugaci, durano il tempo di una stagione, o ancora meno.

Continua con l'ultima puntata...

Muffins al limone

Nelle pasticcerie svizzere si vedono spesso i cake al limone. 

Sono ricoperti da una bella glassa lucida, hanno la pasta morbida che si scioglie in bocca.

Ho trovato questa ricetta in lingua tedesca, che pareva molto simile a questi cake che adoro.

Essi possono avere la forma di un cake monoporzione, oppure più grande.  

La versione che vi propongo, non ha la glassa lucida, ma un extra di succo di limone e zucchero "iniettato" all'interno, che li rende ancor più succosi.

Per praticità ho preparato la ricetta in formine da muffins.

Per 8 formine

Per l'impasto:

125 gr. burro a temperatura ambiente

125 gr. zucchero 

2 uova (medie)

1 cucchiaino da tè di lievito in polvere

65 gr. farina bianca

60 gr. maizena

la scorza grattugiata di un limone non trattato

Per la "bagna" al limone

90 gr. succo di limone (circa 1, dipende dalla grandezza)

80 gr. zucchero al velo

Preparazione:

Con il mixer mescolare burro e zucchero per alcuni minuti fino ad ottenere un composto schiumoso.

Sempre mescolando, aggiungere la scorza di limone e le uova.

Aggiungere a cucchiaiate la farina setacciata, la maizena, e il lievito in polvere. A questo punto si mescolerà meglio con una spatola. Suddividere il composto nelle formine e cuocere 20-30 minuti nella parte centrale del forno preriscaldato a 180 gradi.

Per la "bagna", mescolare il succo del limone con lo zucchero al velo finché la polvere di zucchero non sarà sciolta.

Togliere i muffins dal forno, disporre su una griglia e lasciar intiepidire circa 7 minuti. Con uno stuzzicadenti

fare dei buchi profondi nei muffins, e bagnarli con il liquido limone-zucchero.

Suggerimenti:

Ho utilizzato delle formine in silicone, ma la prossima volta utilizzerò quelle monouso di carta più facili da togliere, in quanto i muffins sono così soffici che si rompono facilmente. Per questo motivo la prossima volta proverò a diminuire la proporzione di maizena rispetto alla farina, sebbene così "ariosi" siano buonissimi.

Per inserire bene la "bagna" nei muffins ho utilizzato una siringa (senza ago).

Si conservano un paio di giorni in frigorifero.